Voglio raccontarvi la bella storia di Giorgio, 82 anni.
Il 6 marzo 2019 è sui campi da sci (Giorgio è un grande sportivo) quando comincia ad avere difficoltà nel respiro e i brividi di freddo sono tali da impedirgli il movimento.
Giorgio prende la macchina, torna nella sua città, Monza, e corre in ospedale.
La diagnosi è chiara; polmonite bilaterale atipica.
Non c’è tempo da perdere: Giorgio ha bisogno di ossigeno, ma l’ospedale non ha posto per lui… troppo anziano!
Per fortuna un altro ospedale nell’hinterland milanese accetta il ricovero di Giorgio e da lì parte il suo lungo e difficile calvario.
Mesi interi con il casco senza potersi muovere, ascoltando le voci ovattate di medici e infermieri che ad alta voce dicono che Giorgio ha le ore contate.
Giorgio vorrebbe piangere… ma non può, perché non può asciugare le lacrime dentro al casco.
I giorni passano; Giorgio pensa che non ha sistemato nulla… non può morire… moglie e figli hanno ancora bisogno di lui. Ha troppe cose da fare!
Si concentra sul respiro, pensa alla sua guarigione; intanto, nei letti di fianco a lui, un susseguirsi di persone che arrivano, poco dopo spariscono e di loro non si saprà più nulla.
Passano i mesi; i medici provano a togliere il casco a Giorgio e con tanta fatica, fortuna e determinazione… lui torna a respirare più o meno autonomamente.
Passano altre settimane e finalmente Giorgio può appoggiare i piedi a terra…
Le piante dei piedi hanno perso sensibilità, quindi non può deambulare.
Ha perso 16 kg, il suo corpo è sofferente, il respiro è affannoso… ma Giorgio è fuori pericolo!
Altri mesi di riabilitazione, e poi finalmente a casa.
Una sfida enorme
Ora arriva il mio momento… Sono Personal Fitness Coach, quindi il mio compito è portare il mio cliente al suo obiettivo.
La moglie di Giorgio mi contatta tramite conoscenze comuni nel mese di settembre e mi dice: “So qual’è il tuo lavoro, vorrei che ti prendessi in carico mio marito!”
Caspita, penso io, una sfida enorme per me!
Gli obiettivi di Giorgio sono tornare al più presto a giocare a tennis e sciare sulle sue amate montagne di Sankt Moritz.
Mi consulto con Davide, mio marito, che è un osteopata, e decidiamo di occuparci di lui.
Iniziamo con sedute brevi e piccoli esercizi di recupero funzionale e di respirazione… Che fatica! Giorgio esce molto stanco dalla lezione, ma fortemente motivato ad arrivare al suo obiettivo.
Si allena 2 volte la settimana… Comincia a ritrovare la sensibilità sotto i piedi, recupera tono muscolare sulle gambe; la capacità toracica aumenta, la saturazione riprende e il peso di Giorgio cresce di 8 kg.
Obiettivo raggiunto!
La sua determinazione e il suo impegno (e un po’ anche il mio) fanno sì che raggiunga il suo primo obiettivo: riprendere la sua racchetta e giocare a tennis.
Ora io e Giorgio continuiamo negli allenamenti per arrivare alla realizzazione del secondo obiettivo: tornare in montagna.
Credo fortemente che realizzerà anche questo suo sogno… dobbiamo solo aspettare che il Governo decida di farci tornare ad uscire dalla nostra regione.
Direi che Giorgio è l’esempio di… volere è potere!
Alessia Confalonieri
Personal Fitness Coach